Tendenze per la stagione turistica invernale 2016-2017

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Cosa si prevede per la stagione turistica invernale appena iniziata? L’Osservatorio della Montagna intervista gli operatori ed emergono le prime tendenze.

Dopo anni di diminuzione delle presenze e dei fatturati, finalmente il turismo invernale riprende quota: inizia la ripresa in questa stagione 2016 2017?

La stagione turistica invernale 2016 2017 dovrebbe fatturare circa 12 miliardi di Euro.

I dati di occupazione relativi al ponte dell’Immacolata, che marca l’inizio della stagione sciistica, sono positivi nella maggior parte delle località italiane nonostante le piste fossero innevate solo artificialmente.  Crescono le prenotazioni per le festività natalizie con forti incrementi dai mercati esteri, soprattutto dalle Germania e dai paesi dell Est; crescono anche le tariffe alberghiere e degli skipass che rimangono però competitive rispetto ad altre destinazioni alpine.

Gli episodi di terrorismo e le considerazioni sulla sicurezza (reale o percepita) su molte località hanno spostato importanti flussi turistici europei dal lungo al corto raggio. Sono diventate così interessanti in questa stagione turistica anche molte località montane italiane che negli ultimi anni hanno investito molto sulle infrastrutture sportive, costituendosi sempre più in grandi e moderni comprensori sciistici.

Grazie alla possibilità di soddisfare in modo specifico le richieste relative a discipline sportive come lo sci alpinistico, trekking con le ciaspole, sci di fondo, snow bike, snow kite arrivando alle forme più estreme di free style e base jumping, località sino ad ora meno conosciute sul panorama internazionale si trovano al centro dell’attenzione dei “millenials” che con i loro video, post, immagini, conversazioni e citazioni popolano i social media, spesso con risultati virali, diventando autori di una promozione turistica senza precedenti.

Le località dall’esperienza consolidata come Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Corvara e Madonna di Campiglio godono della crescita economica europea attraendo “baby boomers” con una buona capacità di spesa alla ricerca di un buon equilibrio tra attività sportiva, cucina italiana, benessere e relax.

Alcune preoccupazioni per la stagione turistica si possono percepire nelle località dell’Italia centrale, e in particolare dell’Abruzzo, a causa dello sciame sismico che ha interessato anche le zone limitrofe di Marche e Lazio nello scorso autunno e delle precipitazioni nevose, molto copiose, più di quelle che si sono verificate sull’arco alpino.

La clientela italiana continua a privilegiare i periodi di alta stagione come le festività natalizie,  febbraio e carnevale, ma si conferma la riduzione della durata dei soggiorni che si attesta sui 5 giorni a discapito della classica settimana bianca.

Fonte: Osservatorio Turistico della Montagna

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